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"Il fatto è che sono un narratore incoerente. Non si può fare affidamento su di me. Mi interessano troppo le chiacchere incidentali che ti portano da un'altra parte" afferma Vincenzo Malinconico all'inizio del suo racconto: Ed è proprio seguendo le sue divagazioni e I suoi pensieri su ciò che gli accade, su ciò che vorrebbe gli accadesse, che facciamo la sua conoscenza. Quarantadue anni, avvocato alle prese con una ex moglie - non ancora completamente ex - e con due figli adolescenti, Malinconico non è propriamente un professionista di successo. Riceve i pochi stravaganti clienti in uno studio che condivide con altri e che ha arredato con i mobili acquistati presso una famosa multinazionale svedese. La difesa d'ufficio di Fantasia Domenico in arte Mimmo 'O Burzone, uomo di principi non proprio integerrimi - si capirà ben presto a cosa gli serve il borsone - e le attenzioni di Alessandra Persiano, la donna più corteggiata del tribunale, daranno alla sua vita professionale e sentimentale una svolta. "Praticamente, perdo i bulloni dei periodi. Mi partono le parole, se ne vanno per i fatti loro" ci avverte il protagonista, ma seguirlo nelle sue acrobazie verbali è facile e divertente e ci lascia in dono un sorriso e un pizzico di disincanto.
Sara Sandrin
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